venerdì 18 marzo 2011

Convievenza, parte 2 - I vicini di casa


Cambiare casa, ovvero scoprire i nuovi vicini, ogni palazzo ha qualche personaggio caratteristico, nel mio ci sono - in ordine di piano:

- piano rialzato: il KGB - coppia di pensionati zelanti e pignoli, lei spunta fuori sempre quando passi, sa tutto di tutti, controlla ogni movimento - anche la mia capacità di pulisci bidone dell'umido quando è il mio turno. Alle assemblee di condominio esce sempre con affermazioni e domande improbabili, rimprovera lui davanti a tutti di essere polemico e zelate (!). Lui, definito amorevolmente dal Morus Il Maniaco o Olindo (cit. Rosa e Olindo Bazzi) è pignolo, ha un'ottima proprietà di linguaggio e passa la sua vita in cantina (!)

- piano rialzato: la CIA - ovvero Aldo, l'amico di mio nonno. Persona giovale, cordiale, divertente e preciso ed è colui che imperterrito tiene pulito mezzo condominio. Nota negativa: anche lui ha un po' la sindrome da portinaio, con l'aggiunta che gioca a carte con mio nonno e gli fa mille domande su di me e sul mio stile di vita (argh!). Il nonno fortunatamente glissa abilmente le domande con "me so minga cosa la fa la me neuda" nda: io non so cosa fa mia nipote (trad per i nn lombardi).

- primo piano: il lontano parente. Figlio della cugina di mio papà, con moglie e figlioletto pre adolescente. Simpatici, carini, disponibili mi hanno difesa quando sono stata ingiustamente accusata di tentato omicidio dei vicini (poi spiegherò meglio questa cosa, c'entra una caldaia e un idraulico deficiente). Si fanno gli affari loro, stupendi.

- primo piano: the new family. Sono nuovi come noi, lei è straniera, molto alta e molto bionda, lui l'è un terun (commento che ho sentito all'assemblea di condominio), hanno un bimbo molto caruccio che deve avere dei problemi agli occhi. Non si sentono mai, discreti, anche se li saluti non rispondono mai.

- piano secondo: the perfect houswife. Condivido il ballatoio con questa simpatica esaurita del pulito. bravissima ragazza che passa un giorno si e un giorno no l'aspirapolvere sul pianerottolo, facendomi sempre sentire una mezza vunciona. Marito dedito anche lui alla pulizia, il moroso della figlia è smepre parcheggiato li e hanno un cane stile barboncino, di un bianco accecante.

Rimando ad un altro post la descrizione articolata dei vicini dell'ultimo piano: il nottambulo e i Buongiorno Dottore. Breve postilla anche sull'altra scala, definita La scala degli incivili.

150 d'Italia, convivenza e dimissioni

Marzo pazzerello per la sottoscritta, intenso di cambiamenti importanti, ma prima di addentrami nel tunnel "diomiosonoandataaconvivere e finalmente cambio lavoro", rianimo il mio poor little blog con una riflessione sulla giornata del 17 marzo.

I 150 anni d'Unità Italia, una data pressochè sconosciuta ai molti - tantissime persone manco sanno che l'Italia è nata nel 1861 - un argomento che viene trattato con superficilità, ahimè!, a scuola. Rimbembro poche ore di lezione al liceo sull'argomento, mi ricordo solo Garibaldi, la capitale a Torino, la spedizione dei Mille e l'apertura della questione meridionale (che non si è mai conclusa). Stop, ignoranaza profonda sulla materia unità e anche scarso interesse personale a ricere ulteriori informazioni.

Ho visto di striscio tutte le celebrazioni, ho apprezzato il discorso del buon Napisan - dentro di me speravo che desse un bel calcione nel sedere al Silvio e lo facesse ruzzolare giù dall'altare della Patria - i fischi a La Russa - non lo tollero, lo trovo di un'ignoranza cosmica, oltre che con una voce sgradevole e non ce l'ho fatta a reggere i documentari non stop di Rai storia.

Ho festeggiato partecipando al corteo del mio ameno paesello e mi sono stupita, nonostante la pioggia, di quante persone erano presenti, di quanti bimbi c'erano con i genitori e di come cantavano convinti l'inno ed erano orgogliosi di sbandierare il tricolore.
Mi sono emozionata all'alza bandiera e per un momento ho pensato che forse possiamo davvero cambiare sto cavolo di paese.

Ma il mio marzo è anche il mese dell'inzio della convivenza con il Morus: ce l'abbiamo fatta, abbiamo finalmente schiodato il culetto dalle rispettive case natie e siamo andati nel nostro nido d'amore.
- la prima settimana è stata massacrante, alle nove di sera mi sembrava di aver lavorato in miniera tutto il giorno, ero distrutta - anche il Morus - e ho vissuto con l'ansia di non riuscire a fare tutto
- la seconda settimana è andata meglio, ho cercato di ridurre la sindrome della casalinga disperata ad una vocina nella mia testa e mi sono rilassata
- la terza e la quarta....totalmente in discesa e mi sto godendo finalmente la mia casa:
finalmente ho un bagno tutto per me
una cucina super figa dove cucinare tutte le schifezze che voglio
un mega televisore per vedere tutte le cose più trash
un bel balcone dove metterò tante piante aromatiche e il gelsomino
un lettone morbidoso e comodissimo

Direi che stiamo ingranando, lentamente, ma ce la faremo!
Rimando ad un altro post gli aggiornamenti sul lavoro.