venerdì 26 novembre 2010

November...Hate

Altro che Novembre Rain dei mitici Guns, Novembre...Hate!
Novembre mi è sempre stato sulle palle.
Un mese triste, noioso, lugubre, sarà che segna definitivamente la fine di qualsiasi possibilità di bel tempo.
Insomma, non mi piace perchè:
- è il mese dei morti
- c'è la nebbbia
- piove sempre
- le domeniche sono noiosissime
- odio la canzone di Giusy Ferreri
- ci sono sempre film stupidi in uscita
- mi deprimo facilmente
- diventa buio alle cinque del pomeriggio
- ne ho già piene le balle di lavorare
- le vacanze di Natale sono solo un miraggio
- a livello lavorativo non si sblocca nulla di nulla....dai, cacchio! Datemi qualche risposta!

venerdì 19 novembre 2010

Scaramanzia!

Non ne parlo per scaramanzia, per evitare di auto - gufarmi la cosa, ma devo dire che la strategia anti paranoia sta funzionando.

L'ho messa in pratica ieri e devo dire che non è andata male, ora attendo gli sviluppi, ma detto tra di noi: che Dio me la mandi buona, sto giro.
Almeno questa volta non ho nessun tipo di rimpianto, diciamo che me la sono giocata alla grande: senza l'ansia da prestazione, sono andata là con una bella dose di ottimismo, stima in me stessa e faccia di tolla. Tensione minima, ero rilassata, sorridente, ho anche fatto le battute, non mi sono messa in versione disperata e quasi disoccupata, insomma sono fiera di me.

Attendo sviluppi e intanto semino e ancora semino, perchè solo così si possono raccogliere dei frutti.

mercoledì 17 novembre 2010

La strategia anti- paranoia lavorativa

Ringrazio tutte per le parole che mi avete detto e sto cercando di uscire della paranoia e mi sono data una strategia:
- non cercare più in rete notizie della suddetta azienda
- investire il tempo che dedico alle seghe mentali in qualcosa di più produttivo, soprattutto per il mio lavoro
- non disperare
-non perdere la fiducia in me stessa: sono forte, sono preparata, sono determinata e prima o poi ce la farò
- non cadere nella tentazione di telefonare alla fantomatica azienda, ma mi riservo di scrivere una garbata mail entro l'anno nella quale esporrò il mio disappunto e rimarcherò la mia professionalità
- smettere di leggere le risposte e le domande di yahoo answer: perchè li dentro c'è del terrorismo psicologico puro
- smetterla di fare congetture sulle motivazione per le quali non mi hanno ancora chiamata, non c'è in atto nessuna minaccia atomica che li tiene lontani dal telefono o della mail, non mi vogliono, punto.
- cercare, cercare, cercare e ancora cercare annunci decenti
- mandare mail efficaci con il mio cv in allegato a tutte le aziende possibili
- sfruttare al massimo la mia rete di consocenze e non aver paura di domandare un piacere, mica sto chiedendo un braccio
- fare PR spinte con tutti
- chiedere alla nonna di dire ancora qualche preghiera, più ne dice meglio è
- non perdere la mia verve cinico - ironica - acida, ma non trasformare tutto in una paranoia assurda e in cose negative
- non perdere la speranza, magari oggi arriverà la telefonata giusta

I try!

lunedì 15 novembre 2010

La sconfitta brucia

Come ho già scritto e riscritto, ho fatto un colloquio per una grossa azienda e per un posto che sarebbe un bel balzo in avanti per la mia carriera.
Ovviamente non mi hanno fatto sapere più nulla, sono passati quasi due mesi e tutto tace.
Premetto che mi avevano assicurato che mi avrebbero dato un feedback sia per l'esito positivo sia per l'esito negativo.
Ho chiamato due volte, ho chiesto, ma nulla.

Mi sono fatta tremila paranoie, ho analizzato qualsiasi loro mossa sul web, curato gli annunci, l'attività della pagina facebook, l'attività su twitter del direttore mkgt, per cercare di carpire qualche sviluppo.
Ho iniziato a smacchinare su strane congiuture temporali, che hanno impedito a queste persone di chiamarmi, sono andata a letto sognando la tanto attesa telefonata, dicendomi che se pensavo positivo sarebbero arrivati degli impulsi positivi anche a loro.
Roba da esaurita.

Poi ieri, parlando con il mio Morus - che non mi sopporta piùsu questa storia - mi ha detto queste parole: "Franci, devi imparare ad arrivare seconda, che non puoi sempre ottenere quello che vuoi. Ti sei venduta male al colloquio, gli hai fatto capire che brami per quel lavoro e che hai bisogno di loro e ti hanno trattatata come ti sei venduta, senza rispetto".

E ha ragione.
Avevo talmente voglia di fare bella figura, di far vedere che sono capace, che ho perso di vista la giusta via. Mi sono smarrita a metà strada, quando mi hanno vista impaurita e un po' indecisa.
Ho perso nel momento in cui hanno pensato che li avrei aspettati.

Le sconfitte bruciano, ancora di più quando sono soltanto causate dalla propria ingenuità.
Io sono perfetta per quel lavoro, ma non l'ho dimostrato nel giusto modo.

Ora devo chiudere questo capitolo e non pensarci più, andare avanti e sperare di trovare un'altra opportunità.

lunedì 8 novembre 2010

Sono oramai la migliore amica del Malumore

La carogna nera si è ufficilamente impossessata della sottoscritta.

Sono di pessimo umore, sempre, da circa un mese.
Non c'è niente da fare, ho provato ad auto impormi di essere più sorridente e di cercare di sorridere alla vita, anche se adesso sto ricevendo solo pedate nel culo. Perdonate il francesismo, ma solo questo rende l'idea.
Sto ricevendo batoste da settembre: prima il lavoro, poi la casa che non è mai finita, poi le discussioni con il Morus sulla casa, le crisi e il fatto che lui si sta tirando indietro.
Giovedì arriva la camera da letto ordinata due mesi fa e lui si vuole tirare indietro, vuole scappare.
Ecco, l'ho scritto.
Finalmente ho avuto le palle di scriverlo, che lui sta scappando da me, dalla nostra storia di 7 anni e mezzo, dalla casa, dal mutuo di 15 anni e dalla cucina nuova fiammante.

Non mi sopporta più, mi dice che sono diventata pesante, possessiva, gelosa, maniaca della perfezione, ansiosa e paranoica.
Bei presupposti per iniziare una convivenza.
Davvero.

E non so cosa fare, mi piacerebbe mandare a cagare tutti: lavoro, lui, famiglia, amici e sparire, per qualche mese.
Lontano, da sola, senza problemi, solo con un letto caldo, un libro e una scatola di sonniferi.

Ma non è possibile.
Devo rimanere qui e lottare contro tutto e contro tutti.
E sono triste, di malumore e scoraggiata.