lunedì 29 marzo 2010

La pazienza è una virtù dei forti


Pazienza: termine che ha origine dal latino volgare patire (cfr. il greco pathein e pathos, dolore corporale e spirituale.

La pazienza è una qualità che pensavo di possedere...mi cullavo nel sogno di essere una ragazza paziente, con il mio ragazzo, con la mia famiglia e con gli amici ho sempre avuto una dose di pazienza e di empatia.

Fino ad oggi, fino a quando non sono stata messa a dura prova dalle bestie nere dell'economia italiana, anzi mondiale: LE BANCHE.

Per i comuni mortali il primo approccio con la banca è soft. Inizi a lavorare, apri un conto e tutto fila liscio. Almeno fino a che tu sei un utente passivo, che paga i bolli trimestrali, il canone di carta di credito e bancomat senza battere ciglio, senza pretese.

Appena alzi la testa e inizi a chiedere i SOLDI, li iniziano i guai. Perchè finchè dai e non chiedi loro non fanno una piega, ma poi.....inizia il calvario.

Provate a chiedere un mutuo al giorno d'oggi in Italia e vi renderete presto conto che il percorso è irto e tortuoso, è come una via crucis. Se poi non siete sposati e non avete intenzione di legalizzare l'unione, ma volete vivere nel peccato con il vostro amore allora la situazione si complica. Perchè nonostante porti le buste paga degli ultimi mesi, gli estratti conto, le lettere dei datori di lavoro in cui dichiarano che lavori per loro e che non ti lasceranno a casa dopodomani, cud e altre menate....loro ti chiedono di chiarire la situazione tra i due soggetti (sic!) e di autocertificare che si è fidanzati (!!!!)

E tutto per avere i soldi per comperare una casetta, manco gli avessi chiesto un prestito per sanare il debito pubblico del nostro Welfare!

E loro che garanzie mi danno che qualche dirigente non si metta a giocare con le plusvalenze o con bond spazzatura, così da fottersi i miei soldi, i risparmi di una vita?

e per non dire della perdità di una virtù come la pazienza, sarei per citarli per danni! :-)

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