martedì 3 agosto 2010

Where is my future?


Arieccomi con i dubbi esistenziali.
Praticamente ci casco dentro ogni due mesi, oramai li conto e il blog è un ottimo promemoria.

Stavolta i dubbi sono sorti dal simpatico colloquio che ho avuto con la mia capa ieri pomeriggio.
Complice il fatto che siamo sole io e lei, le altre due colleghe sono già in ferie, abbiamo affrontato di nuovo la questione CONTRATTO.
Argomento spinoso per entrambe: per me perchè ho un contratto del cazzo e vorrei usufruire maggiormente della flessibilità del mio cocopro, per lei che si ritrova a dover adeguarsi ad una serie di leggi, quindi cacciare fuori il grano, cosa che come ad ogni capo da parecchio sui nervi.
La questione è che non si sa se mai ci saranno i soldi per assumermi a tempo indeterminato - lavoro qui da un anno e mezzo - e che la mia capa ora non vuole tirare fuori del cash per cose un po' assurde (a suo parere: adeguamento 626 e stress da lavoro).

Fatto sta che ridendo e scherzando io non ho mai scartato l'ipotesi di diventare libera professionista - settore comunicazione, marketing e pr, - osa che a lei farebbe comodo in quanto la svincolerebbe da una serie di menate che sono legate al cocopro (che per certe norme è equiparato al lavoro dipendente).

Ieri ne abbiamo parlato per la prima volta in modo serio e approfondito, io ci sto pensando ma la cosa mi spaventa parecchio.
Qui avrei già del lavoro, l'agenzia sarebbe il mio primo cliente ma ovviamente dovrei trovare dell'altro e sinceramente non so se le mi competenze e la mia rete di conoscenze siano al momento sufficienti.
Senza tralasciare il problema dell'attuale situazione dell'econonomia mondiale...

Dubbi, e ancora dubbi prima delle ferie..ci mancava solo questo.
Qualcuno di voi è libero professionista? Cosa ne pensate?

4 commenti:

  1. Io sono copywriter in un'agenzia di comunicazione.
    30 anni, lavoro qui da 3 e sono ancora precaria.
    Nonostante ciò rimango in attesa, la partita iva mi spaventa assai.
    Pensaci bene...

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  2. anch'io ne sono spaventata, sono anche spaventata dal fatto che offrono solo contratti a progetto o collaborazioni sottopagate.
    Vorrei darmi un futuro, sono brava nel mio lavoro e vorrei avere una possibilità

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  3. Allora, qui ti parla una dipendente di multinazionale senza le palle per fare un lavoro autonomo:
    di sicuro 27 anni sono l'età migliore per lanciarsi in un progetto proprio. E' chiaro che le difficoltà ci sono e l'idea di non avere lo stipendio fisso a fine mese può spaventare, ma a quanto ho capito anche adesso non l'hai quella sicurezza e quella tranquillità.
    Che poi sono anche le cose che ti bloccherebbero. Io sono felice in questa azienda ma so anche che ci sono buone probabilità che io muoia qui, perchè con lo stipendio sicuro non sarà mai facile pensare di ricominciare altrove!
    Beh, tutto questo per dirti, carino il tuo blog!
    E in bocca al lupo per tutto!

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  4. @juleZ: Grazie di esser passata dal mio blog!
    Diciamo che non al momento non ho la sicurezza di un contratto a tempo indeterminato, ma i miei soldini a fine mese li porto sempre a casa.
    Con la partita iva sarebbe tutto diverso, ma potrei godere dell'autonomia che ora non ho (anche se prevista dal contratto).

    I dubbi sono tanti, per il momento ho deciso di darmi anora un anno - ho appena comperato casa con il Morus e ora ho bisogno dei miei soldi fissi al mese - poi si vedrà.
    Non escludo la possibilità di cercare di essere assunta da qualche parte...qualcuno mi prenderà prima o poi!

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