domenica 25 aprile 2010
Raggiungere un obiettivo entro i 30 anni
Come ogni domenica sera ho trascorso la mia serata guardando Report, l'illuminante programma condotto dalla gagliardissima Milena Gabanelli.
Tema di questa puntata: Il futuro è il passato? indagine sul welfare italiano, in particolare sulle pensioni. Ovviamente si è parlato della precarietà dilagante in Italia, dell'incremento dei contratti a tempo determinato, a chiamata, a somministrazione, dei cocopro ecc ecc.
Io rientro nell'ultima categoria: sono una cocopro dal 2007, anno in cui mi sono laureata.
Il cocopro è una tappa obbligatoria per tutti i giovani laureati e non, prima c'è la trafila dello stage = schiavisimo poi si entra nei contratti a progetto e da li difficilmente ci si schioda.
Io sono stata relativamente fortunata, dato che sono stata schiava solo per tre mesi, poi è scattato subito il progetto. Ora lavoro in un altro posto e sono cmq a progetto.
L'assunzione a tempo indeterminato? Penso un'utopia, soprattutto nel mio settore: quello della comunicazione aziendale.
Un settore dove si lavora un sacco, spesso senza orari, dove si spala tanta cacca per arrivare ad uno stipendio decente e dove c'è tantissima concorrenza. Un settore che da sempre non assume e che fa della precarità un modo per non fallire.
Io amo il mio lavoro, mi ci sono trovata quasi per caso ad occuparmi di rp e media relations, ma è decisamente il lavoro ad hoc per la sottoscritta. Quando mi sono laureata mi sono data un obiettivo a breve termine: se entro un anno non faccio nessuna esperienza significativa in quel che vorrei fare da grande - comunicazione, editoria, giornalista, promotrice culturale....raggio d'azione ampio, ma in settori dove non girano da secoli soldi - mollo e mi trovo un lavoro serio, sicuro e dignitoso, cmq.
Ho avuto la fortuna di fare un pochino di strada in uno degli ambiti che mi interessavano e adesso a distanza di due anni e mezzo mi devo dare un altro obiettivo: entro i 30 anni devo essere o assunta o libera professionista...penso che questo traguardo sia difficile.
Ho già fatto un bel po' di colloqui con aziende che sembrava che mi dovessero prendere dall'oggi al domani e a distanza di un anno e mezzo sto ancora aspettando una telefonata, una mail, un cazzo di messaggio: il nulla.
La crisi non aiuta neanche la mia professione ma stasera voglio essere ottimista, mi voglio dare una goodnews in stile Gabanelli e anche in stile Obama: yes, i can!
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Io sono passata da uno schivismo di 2 anni di tesi non pagata, una borsa di studio, uno stage, un cococo .... e ora finalmente un indeterminato....
RispondiEliminaE' dura ma ci si arriva ;-)
spero di arrivarci presto, anche perchè sono stanca di avere un contratto da precaria e gli obblighi di una dipendente....
RispondiEliminaIo report non lo posso più vedere..mi fa venire una rabbia..e mi rovino la serata!!
RispondiEliminaVedrai che appena finisce questa crisi, il tuo settore, sarà quello che partirà per primo, manca poco..speriamo! In bocca al lupo!!
@federica: speriamo di sì, più che altro vorrei essere assunta dove lavoro visto che mi sto facendo il mazzo da un anno e mezzo e di contratto a tempo indeterminato neanche l'ombra :-(
RispondiEliminaCondivido molto di ciò che hai scritto!
RispondiEliminaE' un tema di grande attualità!
@lastregadiportobello
RispondiEliminaPurtroppo è un tema di grande attualità, anche se tante volte penso cmq di essere fortunata perchè i miei soldi li porto sempre a casa.
Sarebbe stato peggio essere in cassaintegrazione o in mobilità.
Precaria ma con lo stipendio!