martedì 8 febbraio 2011

Il favoloso mondo di Amelie

Adoro questo film.
Adoro l'aria che si respira, l'idea che hanno dato di Parigi, le scenografie vintage, le caratterizzazioni dei personaggi.
Adoro lei, il suo taglio di capelli, la sua aria così francese, i suoi golfini e la sua casetta romantica a Montmartre.

E io mi sento un po' Amelie.
Come lei sono figlia unica - con dei genitori moooolto più equilibrati ed affettuosi - ma ho conosciuto bene la solitudine da vicino.
Sono sempre stata sola da bambina e di conseguenza ho sviluppato una fervida immaginazione, una grande capacità di raccontarmi storie e di immaginarmele, come delle scene di un film. Con tanto di colonna sonora.

La fervida immaginazione ancora mi accompagna, giorno dopo giorno, sogno sempre ad occhi aperti, tante volte per scappare dalla realtà che non mi piace, dalle difficoltà, dalla necessità di combattere giorno dopo giorno.
E questa capacità mi porta a vivere di illusioni, ogni tanto le mie fantasie prendono il sopravvento e la mia testa viaggia, viaggia, e mi costruisco dei castelli in aria, che poi crollano al minimo soffio di vento.
Così entrare nella paranoia diventa semplice e scivolare nel tunnel nero delle incertezze è un baleno.

E' ciò che mi sta accadendo nell'ultimo mese.
Come una squilibrata mentale e disadattata passo da momenti di cieca fiducia nel prossimo e nelle mie capacità, a momenti nei quali vorrei chiudere solo gli occhi, dormire per giorni o nascondermi nel mio letto caldo fino a quando qualcuno non risolverà i miei problemi.

Ma come la mia amica Amelie, non posso continuare a fuggire la realtà, la devo affrontare con tutte le sue difficoltà, ma anche bellezze, a testa alta e non devo mai mollare.
Arriverà una svolta.

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