venerdì 18 marzo 2011
Convievenza, parte 2 - I vicini di casa
Cambiare casa, ovvero scoprire i nuovi vicini, ogni palazzo ha qualche personaggio caratteristico, nel mio ci sono - in ordine di piano:
- piano rialzato: il KGB - coppia di pensionati zelanti e pignoli, lei spunta fuori sempre quando passi, sa tutto di tutti, controlla ogni movimento - anche la mia capacità di pulisci bidone dell'umido quando è il mio turno. Alle assemblee di condominio esce sempre con affermazioni e domande improbabili, rimprovera lui davanti a tutti di essere polemico e zelate (!). Lui, definito amorevolmente dal Morus Il Maniaco o Olindo (cit. Rosa e Olindo Bazzi) è pignolo, ha un'ottima proprietà di linguaggio e passa la sua vita in cantina (!)
- piano rialzato: la CIA - ovvero Aldo, l'amico di mio nonno. Persona giovale, cordiale, divertente e preciso ed è colui che imperterrito tiene pulito mezzo condominio. Nota negativa: anche lui ha un po' la sindrome da portinaio, con l'aggiunta che gioca a carte con mio nonno e gli fa mille domande su di me e sul mio stile di vita (argh!). Il nonno fortunatamente glissa abilmente le domande con "me so minga cosa la fa la me neuda" nda: io non so cosa fa mia nipote (trad per i nn lombardi).
- primo piano: il lontano parente. Figlio della cugina di mio papà, con moglie e figlioletto pre adolescente. Simpatici, carini, disponibili mi hanno difesa quando sono stata ingiustamente accusata di tentato omicidio dei vicini (poi spiegherò meglio questa cosa, c'entra una caldaia e un idraulico deficiente). Si fanno gli affari loro, stupendi.
- primo piano: the new family. Sono nuovi come noi, lei è straniera, molto alta e molto bionda, lui l'è un terun (commento che ho sentito all'assemblea di condominio), hanno un bimbo molto caruccio che deve avere dei problemi agli occhi. Non si sentono mai, discreti, anche se li saluti non rispondono mai.
- piano secondo: the perfect houswife. Condivido il ballatoio con questa simpatica esaurita del pulito. bravissima ragazza che passa un giorno si e un giorno no l'aspirapolvere sul pianerottolo, facendomi sempre sentire una mezza vunciona. Marito dedito anche lui alla pulizia, il moroso della figlia è smepre parcheggiato li e hanno un cane stile barboncino, di un bianco accecante.
Rimando ad un altro post la descrizione articolata dei vicini dell'ultimo piano: il nottambulo e i Buongiorno Dottore. Breve postilla anche sull'altra scala, definita La scala degli incivili.
150 d'Italia, convivenza e dimissioni
Marzo pazzerello per la sottoscritta, intenso di cambiamenti importanti, ma prima di addentrami nel tunnel "diomiosonoandataaconvivere e finalmente cambio lavoro", rianimo il mio poor little blog con una riflessione sulla giornata del 17 marzo.
I 150 anni d'Unità Italia, una data pressochè sconosciuta ai molti - tantissime persone manco sanno che l'Italia è nata nel 1861 - un argomento che viene trattato con superficilità, ahimè!, a scuola. Rimbembro poche ore di lezione al liceo sull'argomento, mi ricordo solo Garibaldi, la capitale a Torino, la spedizione dei Mille e l'apertura della questione meridionale (che non si è mai conclusa). Stop, ignoranaza profonda sulla materia unità e anche scarso interesse personale a ricere ulteriori informazioni.
Ho visto di striscio tutte le celebrazioni, ho apprezzato il discorso del buon Napisan - dentro di me speravo che desse un bel calcione nel sedere al Silvio e lo facesse ruzzolare giù dall'altare della Patria - i fischi a La Russa - non lo tollero, lo trovo di un'ignoranza cosmica, oltre che con una voce sgradevole e non ce l'ho fatta a reggere i documentari non stop di Rai storia.
Ho festeggiato partecipando al corteo del mio ameno paesello e mi sono stupita, nonostante la pioggia, di quante persone erano presenti, di quanti bimbi c'erano con i genitori e di come cantavano convinti l'inno ed erano orgogliosi di sbandierare il tricolore.
Mi sono emozionata all'alza bandiera e per un momento ho pensato che forse possiamo davvero cambiare sto cavolo di paese.
Ma il mio marzo è anche il mese dell'inzio della convivenza con il Morus: ce l'abbiamo fatta, abbiamo finalmente schiodato il culetto dalle rispettive case natie e siamo andati nel nostro nido d'amore.
- la prima settimana è stata massacrante, alle nove di sera mi sembrava di aver lavorato in miniera tutto il giorno, ero distrutta - anche il Morus - e ho vissuto con l'ansia di non riuscire a fare tutto
- la seconda settimana è andata meglio, ho cercato di ridurre la sindrome della casalinga disperata ad una vocina nella mia testa e mi sono rilassata
- la terza e la quarta....totalmente in discesa e mi sto godendo finalmente la mia casa:
finalmente ho un bagno tutto per me
una cucina super figa dove cucinare tutte le schifezze che voglio
un mega televisore per vedere tutte le cose più trash
un bel balcone dove metterò tante piante aromatiche e il gelsomino
un lettone morbidoso e comodissimo
Direi che stiamo ingranando, lentamente, ma ce la faremo!
Rimando ad un altro post gli aggiornamenti sul lavoro.
I 150 anni d'Unità Italia, una data pressochè sconosciuta ai molti - tantissime persone manco sanno che l'Italia è nata nel 1861 - un argomento che viene trattato con superficilità, ahimè!, a scuola. Rimbembro poche ore di lezione al liceo sull'argomento, mi ricordo solo Garibaldi, la capitale a Torino, la spedizione dei Mille e l'apertura della questione meridionale (che non si è mai conclusa). Stop, ignoranaza profonda sulla materia unità e anche scarso interesse personale a ricere ulteriori informazioni.
Ho visto di striscio tutte le celebrazioni, ho apprezzato il discorso del buon Napisan - dentro di me speravo che desse un bel calcione nel sedere al Silvio e lo facesse ruzzolare giù dall'altare della Patria - i fischi a La Russa - non lo tollero, lo trovo di un'ignoranza cosmica, oltre che con una voce sgradevole e non ce l'ho fatta a reggere i documentari non stop di Rai storia.
Ho festeggiato partecipando al corteo del mio ameno paesello e mi sono stupita, nonostante la pioggia, di quante persone erano presenti, di quanti bimbi c'erano con i genitori e di come cantavano convinti l'inno ed erano orgogliosi di sbandierare il tricolore.
Mi sono emozionata all'alza bandiera e per un momento ho pensato che forse possiamo davvero cambiare sto cavolo di paese.
Ma il mio marzo è anche il mese dell'inzio della convivenza con il Morus: ce l'abbiamo fatta, abbiamo finalmente schiodato il culetto dalle rispettive case natie e siamo andati nel nostro nido d'amore.
- la prima settimana è stata massacrante, alle nove di sera mi sembrava di aver lavorato in miniera tutto il giorno, ero distrutta - anche il Morus - e ho vissuto con l'ansia di non riuscire a fare tutto
- la seconda settimana è andata meglio, ho cercato di ridurre la sindrome della casalinga disperata ad una vocina nella mia testa e mi sono rilassata
- la terza e la quarta....totalmente in discesa e mi sto godendo finalmente la mia casa:
finalmente ho un bagno tutto per me
una cucina super figa dove cucinare tutte le schifezze che voglio
un mega televisore per vedere tutte le cose più trash
un bel balcone dove metterò tante piante aromatiche e il gelsomino
un lettone morbidoso e comodissimo
Direi che stiamo ingranando, lentamente, ma ce la faremo!
Rimando ad un altro post gli aggiornamenti sul lavoro.
martedì 22 febbraio 2011
Hanno scelto me!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sono troppo contenta.
La super mega azienda, per il posto super mega bello: HA SCELTO ME!
Giovedì sera ho la proposta contrattuale a tempo INDETERMINATO.
Ragazzi, che emozione!
ps: e stasera ho un colloquio per un altro posto super interessante...ma perchè tutto insieme? dove erano tutti due mesi fa?!
:)
La super mega azienda, per il posto super mega bello: HA SCELTO ME!
Giovedì sera ho la proposta contrattuale a tempo INDETERMINATO.
Ragazzi, che emozione!
ps: e stasera ho un colloquio per un altro posto super interessante...ma perchè tutto insieme? dove erano tutti due mesi fa?!
:)
venerdì 18 febbraio 2011
Forse forse la dea bendata ha deciso di bussare alla mia porta...2
Settimana intensissima....e altra proposta lavorativa in vista!
Ve la ricordate la mia famosa raccomandazione? Ecco, mi hanno chiamata.
Martedì ore 18.30 ho il colloquio direttamente con la proprietaria di un'azienda fantastica, per un posto come communication and marketing assistant.
O troppo o niente.
Spero che qualcosa vada seriamente e entro marzo in porto.
I'm happy!
Ve la ricordate la mia famosa raccomandazione? Ecco, mi hanno chiamata.
Martedì ore 18.30 ho il colloquio direttamente con la proprietaria di un'azienda fantastica, per un posto come communication and marketing assistant.
O troppo o niente.
Spero che qualcosa vada seriamente e entro marzo in porto.
I'm happy!
giovedì 17 febbraio 2011
Forse forse la dea bendata ha deciso di bussare alla mia porta...
Questa setttimana mi sento elettrica, in fibrillazione.
Mi sono alzata lunedì con una sensazione positiva in corpo, con una buona dose di ottimismo ritrovato e dopo tanti mesi mi sono sentita finalmente sollevata.
E senza ansia.
Ieri e oggi ho avuto due good news, diciamo che qualcosa si sta muovendo:
Il dado è tratto, quindi attendo e se entro giovedì non ho notizie...alzo il telefono e sento il mio amico direttore del personale.
2. mi hanno appena parlato del rinnovo del contratto: confermato l'impegno full time, devo decidere se continuare con il progetto o aprire la partita iva. Dovrei prendere un aumento e ho la possibilità di integrare il lavoro qui con altri lavoretti. Cammin facendo possono cambiare le cose, ma solo in meglio.
Ok, ora non mi resta che aspettare e vedere cosa si muove.
Il mio oroscopo diceva che a fine febbraio c'era aria di cambiamento...finalmente sono un po' più serena!
Mi sono alzata lunedì con una sensazione positiva in corpo, con una buona dose di ottimismo ritrovato e dopo tanti mesi mi sono sentita finalmente sollevata.
E senza ansia.
Ieri e oggi ho avuto due good news, diciamo che qualcosa si sta muovendo:
- ieri ho fatto la famosa telefonata, perchè mi sono detta che domandare è lecito e visto il tipo di rapporto che si è instaurato con loro, in tre lunghissimi colloqui, ho deciso di dargli una mossa.Sono in ritardo, perchè la responsabile si è ammalata e quindi hanno perso una settimana (il mio solito culo).
- quando ho detto il mio nome lui si è ricordato subito di chi fossi e mi ha chiesto come stavo
- mi ha chiesto scusa per il ritardo
- quando ho detto che sto valutando altre cose, mi ha chiesto se dovevo dare delle risposte urgenti: io ho confermato che sono progetti che partiranno ad aprile (ed è la verità) e che non devo dare una risposta entro questa settimana, ma gli ho fatto intendere che entro i primi di marzo devo vedere chiusa questa cosa
- ho ribadito il mio forte interesse per la posizione da loro offerta e detto tra le righe "è l'offerta migliore ma se nn vi muovete, andrò per un'altra strada"
- mi ha detto che mi chiamerà settimana prossima e mi darà assolutamente un feedback e che lo posso chiamare quando voglia.
Il dado è tratto, quindi attendo e se entro giovedì non ho notizie...alzo il telefono e sento il mio amico direttore del personale.
2. mi hanno appena parlato del rinnovo del contratto: confermato l'impegno full time, devo decidere se continuare con il progetto o aprire la partita iva. Dovrei prendere un aumento e ho la possibilità di integrare il lavoro qui con altri lavoretti. Cammin facendo possono cambiare le cose, ma solo in meglio.
Ok, ora non mi resta che aspettare e vedere cosa si muove.
Il mio oroscopo diceva che a fine febbraio c'era aria di cambiamento...finalmente sono un po' più serena!
lunedì 14 febbraio 2011
Fare cose, vedere gente, muoveresi, evolversi
Strano questo febbraio.
L'anno nuovo è iniziato senza che me ne accorgessi.
Giornate frenetiche di lavoro, idee da portare avanti, problemi da risolvere, ostacoli, piccole vittorie.
La mia testa viaggia sempre a mille - questa è una costante della mia vita - ma ora mi sono rilassata, ho mollato un po' il colpo, ho rimesso i remi in barca e mi sono seduta a guardare.
Stanca di dover dimostrare sempre qualcosa, di essere meritevole, di essere brava, di essere brillante. Stanca di dover essere sempre sul pezzo, di pensare solo al lavoro, di angosciarmi per il lavoro, di non respirare per la paura del lavoro.
Stop. Esco, mi divertito, vedo persone, faccio quattro chiacchiere, non passo le serate su internet a cercare di capire che ne sarà di me.
Perchè se anche per qualche giorno non ci penso non succede nulla.
Se per qualche giorno tiro il fiato, non mi rompo.
L'ho capito: sono abbastanza forte.
E le bastonate ho preso da 6 mesi a questa parte, mi hanno solo aiutata a capire che una via d'uscita c'è, sempre.
Che con l'impegno, la volontà, l'intelligenza, si arriva ovunque.
Non so, sento che qualcosa si sta muovendo, sento qualche impulso benefico verso la mia direzione, non so questa settimana mi sento ottimista. Strano.
Ora mi serve solo la botta di culo.
Io sono pronta, quando arrivi?
L'anno nuovo è iniziato senza che me ne accorgessi.
Giornate frenetiche di lavoro, idee da portare avanti, problemi da risolvere, ostacoli, piccole vittorie.
La mia testa viaggia sempre a mille - questa è una costante della mia vita - ma ora mi sono rilassata, ho mollato un po' il colpo, ho rimesso i remi in barca e mi sono seduta a guardare.
Stanca di dover dimostrare sempre qualcosa, di essere meritevole, di essere brava, di essere brillante. Stanca di dover essere sempre sul pezzo, di pensare solo al lavoro, di angosciarmi per il lavoro, di non respirare per la paura del lavoro.
Stop. Esco, mi divertito, vedo persone, faccio quattro chiacchiere, non passo le serate su internet a cercare di capire che ne sarà di me.
Perchè se anche per qualche giorno non ci penso non succede nulla.
Se per qualche giorno tiro il fiato, non mi rompo.
L'ho capito: sono abbastanza forte.
E le bastonate ho preso da 6 mesi a questa parte, mi hanno solo aiutata a capire che una via d'uscita c'è, sempre.
Che con l'impegno, la volontà, l'intelligenza, si arriva ovunque.
Non so, sento che qualcosa si sta muovendo, sento qualche impulso benefico verso la mia direzione, non so questa settimana mi sento ottimista. Strano.
Ora mi serve solo la botta di culo.
Io sono pronta, quando arrivi?
venerdì 11 febbraio 2011
Chiamo o non chiamo?
Stamattina mi è tornato il dubbio amletico...chiamo quest'azienda che mi doveva dare una risposta, in teoria lunedì, oppure aspetto ancora?
Faccio la figura della maniaca ansiosa e disperata?
Faccio la figura della maniaca ansiosa e disperata?
giovedì 10 febbraio 2011
Sfigata cosmica
E' come mi sento in questi giorni.
Una sfigata cosmica.
Patetico lo so, ma ho deciso di buttarla sul ridere, di riscoprire la mia verve acido -cinica che ho sepolto sotto montagne di pensieri cupi e deprimenti.
L'intento è dei migliori, mantenerlo sarà dura, ma posso dire che ce la metterò tutta? giurin giuretta!
Le risposte tardano ad arrivare, pazienza, io devo continuare a seminare e penso che prima o poi raccoglierò i frutti di tanto lavoro.
E ho deciso di non chiamare quell'azienda, sa troppo di disperata (che è la verità, ma loro non lo devono sapere) e come hanno fatto i matti per il secondo colloquio (telefonata di sabato, sms, mail al lunedì, corri da noi il martedì) lo faranno se sono davvero interessati a chiudere con me.
Se non va vuol dire che, per quanto quel lavoro fosse stupendo e perfetto per me, non era la mia strada e il destino, spero entro l'anno, ha in serbo qualcosa di meglio e perfetto per la sottoscritta.
Non sono ancora in mezzo una strada, anche se a marzo mi scade il contratto, mi sarà rinnovato, forse con soldi in meno, ma comunque abbastanza per sopravvivere in modo dignitoso.
Ah, sono diventata saggia?
Una sfigata cosmica.
Patetico lo so, ma ho deciso di buttarla sul ridere, di riscoprire la mia verve acido -cinica che ho sepolto sotto montagne di pensieri cupi e deprimenti.
L'intento è dei migliori, mantenerlo sarà dura, ma posso dire che ce la metterò tutta? giurin giuretta!
Le risposte tardano ad arrivare, pazienza, io devo continuare a seminare e penso che prima o poi raccoglierò i frutti di tanto lavoro.
E ho deciso di non chiamare quell'azienda, sa troppo di disperata (che è la verità, ma loro non lo devono sapere) e come hanno fatto i matti per il secondo colloquio (telefonata di sabato, sms, mail al lunedì, corri da noi il martedì) lo faranno se sono davvero interessati a chiudere con me.
Se non va vuol dire che, per quanto quel lavoro fosse stupendo e perfetto per me, non era la mia strada e il destino, spero entro l'anno, ha in serbo qualcosa di meglio e perfetto per la sottoscritta.
Non sono ancora in mezzo una strada, anche se a marzo mi scade il contratto, mi sarà rinnovato, forse con soldi in meno, ma comunque abbastanza per sopravvivere in modo dignitoso.
Ah, sono diventata saggia?
martedì 8 febbraio 2011
Il favoloso mondo di Amelie
Adoro questo film.
Adoro l'aria che si respira, l'idea che hanno dato di Parigi, le scenografie vintage, le caratterizzazioni dei personaggi.
Adoro lei, il suo taglio di capelli, la sua aria così francese, i suoi golfini e la sua casetta romantica a Montmartre.
E io mi sento un po' Amelie.
Come lei sono figlia unica - con dei genitori moooolto più equilibrati ed affettuosi - ma ho conosciuto bene la solitudine da vicino.
Sono sempre stata sola da bambina e di conseguenza ho sviluppato una fervida immaginazione, una grande capacità di raccontarmi storie e di immaginarmele, come delle scene di un film. Con tanto di colonna sonora.
La fervida immaginazione ancora mi accompagna, giorno dopo giorno, sogno sempre ad occhi aperti, tante volte per scappare dalla realtà che non mi piace, dalle difficoltà, dalla necessità di combattere giorno dopo giorno.
E questa capacità mi porta a vivere di illusioni, ogni tanto le mie fantasie prendono il sopravvento e la mia testa viaggia, viaggia, e mi costruisco dei castelli in aria, che poi crollano al minimo soffio di vento.
Così entrare nella paranoia diventa semplice e scivolare nel tunnel nero delle incertezze è un baleno.
E' ciò che mi sta accadendo nell'ultimo mese.
Come una squilibrata mentale e disadattata passo da momenti di cieca fiducia nel prossimo e nelle mie capacità, a momenti nei quali vorrei chiudere solo gli occhi, dormire per giorni o nascondermi nel mio letto caldo fino a quando qualcuno non risolverà i miei problemi.
Ma come la mia amica Amelie, non posso continuare a fuggire la realtà, la devo affrontare con tutte le sue difficoltà, ma anche bellezze, a testa alta e non devo mai mollare.
Arriverà una svolta.
Adoro l'aria che si respira, l'idea che hanno dato di Parigi, le scenografie vintage, le caratterizzazioni dei personaggi.
Adoro lei, il suo taglio di capelli, la sua aria così francese, i suoi golfini e la sua casetta romantica a Montmartre.
E io mi sento un po' Amelie.
Come lei sono figlia unica - con dei genitori moooolto più equilibrati ed affettuosi - ma ho conosciuto bene la solitudine da vicino.
Sono sempre stata sola da bambina e di conseguenza ho sviluppato una fervida immaginazione, una grande capacità di raccontarmi storie e di immaginarmele, come delle scene di un film. Con tanto di colonna sonora.
La fervida immaginazione ancora mi accompagna, giorno dopo giorno, sogno sempre ad occhi aperti, tante volte per scappare dalla realtà che non mi piace, dalle difficoltà, dalla necessità di combattere giorno dopo giorno.
E questa capacità mi porta a vivere di illusioni, ogni tanto le mie fantasie prendono il sopravvento e la mia testa viaggia, viaggia, e mi costruisco dei castelli in aria, che poi crollano al minimo soffio di vento.
Così entrare nella paranoia diventa semplice e scivolare nel tunnel nero delle incertezze è un baleno.
E' ciò che mi sta accadendo nell'ultimo mese.
Come una squilibrata mentale e disadattata passo da momenti di cieca fiducia nel prossimo e nelle mie capacità, a momenti nei quali vorrei chiudere solo gli occhi, dormire per giorni o nascondermi nel mio letto caldo fino a quando qualcuno non risolverà i miei problemi.
Ma come la mia amica Amelie, non posso continuare a fuggire la realtà, la devo affrontare con tutte le sue difficoltà, ma anche bellezze, a testa alta e non devo mai mollare.
Arriverà una svolta.
L'angolo della paranoia...sono uffcialmente un caso disperato
Sono ripiombata nel tunnel della paranoia.
Ci ho provato ad uscirne, ma la mia mente bacata e malata torna sempre alle stesse questioni.
Sono divorata dall'ansia e il motivo è sempre quello: il lavoro.
L'anno nuovo è iniziato con il botto, con tre colloqui a settimana e io illusa mi sono messa il cuore in pace e dentro di me mi sono detta che la meta era vicina.
Ah, me tapina!
11 gennaio: primo colloquio con una multinazionale francese, è andato molto bene, ma il 14 mi scrivono dicendo che mi apprezzano ma che vogliono qualcuno con un'esperienza più specifica..ma vaff...
12 gennaio: primo colloquio con un head hunter assurdo, mi ha invitata a pranzo (!) e io pensavoc he fosse un maniaco, ha ascoltato penso solo tre parole e mi ha liquidata dicendomi che avrei fatto il colloquio in azienda.
13 gennaio: colloquio in un'agenzia super figa di consulenza, grazie ad una raccomandazione, bell'ambiente, stimolante, molto smart and friendly, non hanno bisogno subito ma mi ha messo nel calderone delle possibili collaborazioni. Richiamata il 24 per una possibile collaborazione come copy, in attesa di sviluppi
17 gennaio: colloquio nella super mega azienda, mandata in missione dal loro cacciatore di teste, colloquio massacrante, mi hanno torchiata per un'ora e mezza e sono uscita con il morale sotto ai piedi...segue una settimana con febbre a 39 e il forte desiderio di iniziare a lavorare come coltivatrice di patate.
29 gennaio: fulmine a ciel sereno, un messaggio dal consulente della mega azienda che mi stava cercando, ma che non riusciva a trovarmi...ansia! Alla fine mi scrivono il lunedì 31 dicendomi che mi vogliono vedere per un terzo colloquio. Chiamo: lei è ancora interessata? Può già venire domani? A qualsiasi ora va bene.
Perfetto, 1 febbraio alle ore 18.30 terzo colloquio.
1 febbraio: terzo colloquio con la responsabile, altra ora e mezza di colloquio, molto intenso. Sono uscita contenta, me la sono giocata fino in fondo.
E ora sto attendendo una risposta, mi hanno detto che avrebbero preso una decisione entro venerdì e che ci saremmo sentiti sicuramente entro lunedì. Ieri. Qualsiasi fosse stato l'esito, perchè ero tra le finaliste.
Ovviamente non si è fatto vivo nessuno.
E io sono in ansia perchè sono convinta di non essere stata presa.
Cosa faccio? Chiamo? Aspetto un paio di giorni?
E più passa il tempo, più mi sento una fallita cosmica.
Perchè questo giro sono arrivata nella fase finale e essere trombata così mi fa troppo incacchiare.
Ci ho provato ad uscirne, ma la mia mente bacata e malata torna sempre alle stesse questioni.
Sono divorata dall'ansia e il motivo è sempre quello: il lavoro.
L'anno nuovo è iniziato con il botto, con tre colloqui a settimana e io illusa mi sono messa il cuore in pace e dentro di me mi sono detta che la meta era vicina.
Ah, me tapina!
11 gennaio: primo colloquio con una multinazionale francese, è andato molto bene, ma il 14 mi scrivono dicendo che mi apprezzano ma che vogliono qualcuno con un'esperienza più specifica..ma vaff...
12 gennaio: primo colloquio con un head hunter assurdo, mi ha invitata a pranzo (!) e io pensavoc he fosse un maniaco, ha ascoltato penso solo tre parole e mi ha liquidata dicendomi che avrei fatto il colloquio in azienda.
13 gennaio: colloquio in un'agenzia super figa di consulenza, grazie ad una raccomandazione, bell'ambiente, stimolante, molto smart and friendly, non hanno bisogno subito ma mi ha messo nel calderone delle possibili collaborazioni. Richiamata il 24 per una possibile collaborazione come copy, in attesa di sviluppi
17 gennaio: colloquio nella super mega azienda, mandata in missione dal loro cacciatore di teste, colloquio massacrante, mi hanno torchiata per un'ora e mezza e sono uscita con il morale sotto ai piedi...segue una settimana con febbre a 39 e il forte desiderio di iniziare a lavorare come coltivatrice di patate.
29 gennaio: fulmine a ciel sereno, un messaggio dal consulente della mega azienda che mi stava cercando, ma che non riusciva a trovarmi...ansia! Alla fine mi scrivono il lunedì 31 dicendomi che mi vogliono vedere per un terzo colloquio. Chiamo: lei è ancora interessata? Può già venire domani? A qualsiasi ora va bene.
Perfetto, 1 febbraio alle ore 18.30 terzo colloquio.
1 febbraio: terzo colloquio con la responsabile, altra ora e mezza di colloquio, molto intenso. Sono uscita contenta, me la sono giocata fino in fondo.
E ora sto attendendo una risposta, mi hanno detto che avrebbero preso una decisione entro venerdì e che ci saremmo sentiti sicuramente entro lunedì. Ieri. Qualsiasi fosse stato l'esito, perchè ero tra le finaliste.
Ovviamente non si è fatto vivo nessuno.
E io sono in ansia perchè sono convinta di non essere stata presa.
Cosa faccio? Chiamo? Aspetto un paio di giorni?
E più passa il tempo, più mi sento una fallita cosmica.
Perchè questo giro sono arrivata nella fase finale e essere trombata così mi fa troppo incacchiare.
mercoledì 2 febbraio 2011
Latito, latito, latito...in piena sindrome da pigrizia blog
Sono nel pieno della sindrome da pigrizia blog.
E' esattamente un mese che non lo apro, che non leggo i miei contatti, che non commento.
Niente di niente.
L'anno nuovo è iniziato con il botto, ufficialmente con la volontà di avere una testa nuova, un approccio più easy e meno celebrale.
In modo altalenante sono riuscita nell'intento.
Settimana scorsa ero nel tunnel più buio, sarà stata la febbre a 39, sarà che ho fatto una serie filata di colloqui, che sono andati in modo anomalo. Bene, male, malissimo...risposte, secondi colloqui, rifiuti ed ancora attese.
Sono snervata, sono tesa come una corda di violino, in tre settimane ho fatto 7 colloqui per 4 aziende diverse: due mi hanno già detto di no, una mi ha detto ci piaci tanto ma al momento non cerchiamo collaborazioni fisse, l'altro sono nella fase finale di selezione (ho sostenuto tre colloqui: risorse umane e due con quella che dovrebbe essere il mio superiore). Entro fine settimana dovrebbero prendere una decisione e comunicarmi l'incontro, eventuale, con il direttore marketing e formularmi la proposta contrattuale.
E sono nella paranoia più totale.
I colloqui sono andati complessivamente bene, anche se devo dire che al secondo mi hanno fatta sentire una cacca colossale, ma poi mi hanno chiamata di corsa per il terzo quindi vuol dire che avevo fatto colpo.
Ieri ho fatto il terzo, un'altra ora e mezza di incontro più approfondito proprio sulla metologia di lavoro, penso di essermela cavata bene....ma io ho l'ansia.
Perchè se mi trombano adesso mi sentirò una sfigata colossale e un'incapace...non ci voglio pensare, mi viene il magone solo a pensarci.
Io ho bisogno di quel lavoro come il pane.
E' esattamente un mese che non lo apro, che non leggo i miei contatti, che non commento.
Niente di niente.
L'anno nuovo è iniziato con il botto, ufficialmente con la volontà di avere una testa nuova, un approccio più easy e meno celebrale.
In modo altalenante sono riuscita nell'intento.
Settimana scorsa ero nel tunnel più buio, sarà stata la febbre a 39, sarà che ho fatto una serie filata di colloqui, che sono andati in modo anomalo. Bene, male, malissimo...risposte, secondi colloqui, rifiuti ed ancora attese.
Sono snervata, sono tesa come una corda di violino, in tre settimane ho fatto 7 colloqui per 4 aziende diverse: due mi hanno già detto di no, una mi ha detto ci piaci tanto ma al momento non cerchiamo collaborazioni fisse, l'altro sono nella fase finale di selezione (ho sostenuto tre colloqui: risorse umane e due con quella che dovrebbe essere il mio superiore). Entro fine settimana dovrebbero prendere una decisione e comunicarmi l'incontro, eventuale, con il direttore marketing e formularmi la proposta contrattuale.
E sono nella paranoia più totale.
I colloqui sono andati complessivamente bene, anche se devo dire che al secondo mi hanno fatta sentire una cacca colossale, ma poi mi hanno chiamata di corsa per il terzo quindi vuol dire che avevo fatto colpo.
Ieri ho fatto il terzo, un'altra ora e mezza di incontro più approfondito proprio sulla metologia di lavoro, penso di essermela cavata bene....ma io ho l'ansia.
Perchè se mi trombano adesso mi sentirò una sfigata colossale e un'incapace...non ci voglio pensare, mi viene il magone solo a pensarci.
Io ho bisogno di quel lavoro come il pane.
lunedì 3 gennaio 2011
Anno nuovo, vita nuova
Buon 2011.
Durante le vacanze di Natale ho latitato parecchio dal blog, anzi in generale mi sono volutamente staccata da pc e annessi e connessi perchè avevo bisogno di disintossicarmi.
E' stata una settimana all'insegna del cibo, della compagnia e del relax. E devo dire che mi ci voleva proprio uno stacco totale dal lavoro, perchè gli ultimi sei mesi del 2010 sono stati tosti.
Tanti cambiamenti che mi hanno sconbussolata, che mi hanno resa stanca e nervosa, ma come mi sono riproposta già prima di Natale voglio cercare di vivere serenamente questa situazione e cercare di cogliere tutte le opportunità.
Settimana prossima ho già un colloquio per una bell'azienda, poi ho un altro incontro per una collaborazione, sto lavorando a due mini progetti per i fatti miei e la mia raccomandazione dovrebbe andare avanti, a fatica, ma forse sono riuscita a strappare un colloquio alla titolare scettica solo perchè ho solo 27 anni..insomma, se il detto chi ben cominicia è a metà dell'opera è veritiero, io sono già a metà strada.
Il 2011 deve essere il mio anno di svolta.
Durante le vacanze di Natale ho latitato parecchio dal blog, anzi in generale mi sono volutamente staccata da pc e annessi e connessi perchè avevo bisogno di disintossicarmi.
E' stata una settimana all'insegna del cibo, della compagnia e del relax. E devo dire che mi ci voleva proprio uno stacco totale dal lavoro, perchè gli ultimi sei mesi del 2010 sono stati tosti.
Tanti cambiamenti che mi hanno sconbussolata, che mi hanno resa stanca e nervosa, ma come mi sono riproposta già prima di Natale voglio cercare di vivere serenamente questa situazione e cercare di cogliere tutte le opportunità.
Settimana prossima ho già un colloquio per una bell'azienda, poi ho un altro incontro per una collaborazione, sto lavorando a due mini progetti per i fatti miei e la mia raccomandazione dovrebbe andare avanti, a fatica, ma forse sono riuscita a strappare un colloquio alla titolare scettica solo perchè ho solo 27 anni..insomma, se il detto chi ben cominicia è a metà dell'opera è veritiero, io sono già a metà strada.
Il 2011 deve essere il mio anno di svolta.
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